giovedì 19 marzo 2020

Definizione del termine "morale" STEP #1



Dall'Enciclopedia Treccani:
morale dal latino moralis, derivato di mos-moris <costume>, coniato da Cicerone per calco del greco ἠϑικός; inteso come aggettivo, il termine è relativo ai costumi, ossia al vivere pratico, in quanto comporta una scelta consapevole tra azioni ugualmente possibili, ma alle quali compete o si attribuisce valore diverso o opposto (bene e male, giusto e ingiusto); in particolare l'espressione filosofia morale indica la parte della filosofia che ha per suo oggetto l’azione e il comportamento dell’uomo, ne analizza i modi, le condizioni e i fini, spesso in relazione a leggi, principî o norme a cui tale comportamento si attiene o dovrebbe attenersi. Inteso come sostantivo, il termine indica l'insieme di consuetudini e di norme riconosciute come regole di comportamento da una persona, un gruppo, una società, una cultura; indica anche  l’insegnamento pratico che deve trarsi dalla lettura di una favola; anche la frase che lo enuncia alla fine di essa, secondo una tradizione che risale alle favole attribuite a Esopo (introdotta in esse con la formula ὁ μῦϑος δηλοῖ ... «la favola insegna ...», in lat. fabula docet: v. fabula).
Un'altra accezione del termine indica nella costruzione navale una grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione quadrata compresa fra cm 5 × 5 (moralétto) e cm 10 × 10 (moralóne), usato soprattutto nell’orditura secondaria delle coperture in legno.


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